L’Associazione dei Calciatori ha lanciato un appello ai suoi tesserati affinchè lunedì prossimo partecipino al BOT day, cioè aderiscano alla campagna per l’acquisto dei titoli di stato italiani. Anche da questo episodio si capisce quanto siamo messi male. Certo di fronte al rischio che il nostro Paese si avviti in una spirale terrificante per tutti, trasformare una parte della ricchezza privata in ricchezza pubblica, è una strada obbligata. Per questo molti economisti anche d’ideologia liberista e la stessa Confindustria, sostengono che una forma di patrimoniale debba essere prevista nell’azione del governo Monti. Se accanto al risanamento dei conti pubblici si vuol avviare un processo di crescita, bisogna trovare le risorse necessarie a rendere possibile una nuova fase di sviluppo. Senza un aumento rilevante del prodotto interno lordo sarà  impossibile pagare il debito pubblico. La cosa è banalmente evidente e non si capisce perchè il centrosinistra non ponga come questione irrinunciabile, nell’appoggio al nuovo governo, questa questione. Si teme la campagna della destra sulla “sinistra che sa solo mettere le tasse”? Ma è stato il governo di centrodestra che negli anni ha fatto aumentare la pressione fiscale in Italia senza che ciò facesse crescere di un nulla la base produttiva del Paese. E’ stato il mondo del lavoro e della produzione quello tartassato e impoverito a vantaggio delle rendite finanziare e/o immobiliari. Non è tempo che chi ha avuto più per così tanti anni paghi qualcosa per salvare il Paese dalla bancarotta? Che in Italia ci sia un problema di giustizia fiscale è cosa nota ed è evidente quanto sia stata mortale la politica dei condoni e degli scudi fiscali del ministro Tremonti. Per i milioni di Euro portati all’estero, gli evasori italiani hanno subito una tassazione del 5%, quelli tedeschi del 36% e quelli inglesi del 40%. Non è il caso di recuperare qualcosa di quelle ricchezze evase? Invece di discutere di queste cose nel PD un gruppo di “liberisti” ha chiesto le dimissioni del responsabile del settore economico perchè troppo a sinistra. Non si capisce il perchè. Fassina, è questo il nome dell’accusato, non ha che osservato che sono discutibili alcune delle posizioni espresse a Bruxelles e che le teorie di Marchionne non sono la Bibbia . Che strano partito il PD. Bersani ha avuto l’intelligenza di favorire la nascita del governo Monti, anche sapendo che le elezioni anticipate avrebbero visto il successo del centrosinistra, dimostrando così di aver ben chiaro come in nome dell’interesse nazionale si debba rinunciare a quello personale o di partito, e c’è chi nel PD, per vizio ideologico, vuole impedire al giovane Fassina di esprimere valutazioni diverse da quelle della destra liberista. Un partito dovrebbe avere in testa dei riferimenti sociali da difendere. La destra italiana l’ha fatto e lo sta facendo anche essendo fuori dal governo. Perchè i democratici non riescono a farlo con la stessa determinazione? Non è richiesta l’adesione alle manifestazioni degli indignati del mondo, ma per farsi carico delle ragioni dei lavoratori licenziati da Marchionne non è necessario diventare leninisti, basta essere riformisti seri.
Il premier Mario Monti ha ripetuto molte volte che i provvedimenti che il suo governo prenderà  si muoveranno nel rigore ma con equità  e con l’obiettivo di far crescere l’economia reale a vantaggio dell’occupazione. Non sarà  facile. Il suo è un governo atipico, il risultato di una fase tormentata della politica italiana. Dovrà  governare un Paese smarrito, annichilito da una politica incapace di dare risposta a una crisi che non riguarda soltanto l’economia.
Non esistono governi tecnici, esistono governi capaci di una buona politica e governi non in grado di governare. Ne abbiamo conosciuti. C’è una certezza ai giorni nostri: il ceto politico in campo si è dimostrato incapace di affrontare le sfide derivanti dalla crisi del sistema costruito dall’ideologia liberista. Inadeguata e pasticciona la destra. Incapace la sinistra riformista di andare al di là  del senso comune prodotto dal pensiero dominante. L’Europa è quasi interamente governata da governi di centrodestra. Il fallimento di questi governi è sotto gli occhi di tutti. Le politiche di liberalizzazioni e di ridimensionamento del welfare hanno prodotto soltanto nuove povertà . Intere generazioni si sono viste espropriate di ogni possibilità  di un lavoro dignitoso. Quanti sono i giovani disoccupati in Europa? Milioni. Quasi il 30% non hanno lavoro e, come ha ricordato il Governatore della Banca d’Italia, Visco, i salari d’ingresso dei giovani sono tornati a essere quelli di alcuni decenni fa. La ricchezza si è spostata da chi produce beni materiali a chi produce valori cartacei. Nella storia del mondo ci sono state altri fasi simili a questa che viviamo. Quando la finanza non è stata più al servizio della produzione ma si è soltanto autoalimentata, le società  sono entrate sempre in crisi. L’avidità  è stata sempre micidiale. Quando il denaro serve unicamente a produrre altro denaro, i meccanismi economici non funzionano più e la recessione diviene certa.
Già  i segni di questo processo si vedono anche in Umbria. Se siete un artigiano o un piccolo imprenditore provate a chiedere un mutuo a una qualsiasi banca. Se vi dicono sì, dovrete sostenere un onere per interessi che è quasi il doppio di quello dello scorso anno. Se siete creditori di qualsiasi ente pubblico vi sentirete rispondere che il patto di stabilità  impone il blocco di tutti i pagamenti. Se siete un giovane che ha un progetto innovativo magari utile a sburocratizzare la pubblica amministrazione, avrete come risposta una pacca sulle spalle e un impegno a futura memoria. Non è questione soltanto di buona volontà . Amministrare è oggi molto difficile. C’è bisogno di mettere in campo competenze e nuove intelligenze in uno sforzo collettivo per uscire dal pantano in cui siamo caduti per responsabilità  di molti. Forse, invece di sbranarsi nelle loro lotte intestine, i gruppi dirigenti dei partiti farebbero bene a cercare piattaforme intelligenti per invertire la tendenza al degrado della nostra comunità .

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